San Vito

Segnaletica turistica comunale

Descrizione

Peregrinatio Mariae – Passaggio della Statua dell’Immacolata V. M.

Il passaggio della B. V. M. assegnato dal Comitato centrale di Padova per questa parrocchia dalla sera del 9 alla sera del 11 Giugno 1949, fu preceduto da un Triduo di predicazione fatto dal parroco di S. Nazario Don Simeone Zardan, che tenne la prima predica alla sera del 5 Giugno. Dal 6 al dì 8 fece cinque prediche al giorno, e al mattino cantò Messa al Caravaggio, predicò al popolo, e in parrocchia continuò a confessare fino al mattino del 10.
Fu costituito il Comitato parrocchiale per disporre il paese al grande incontro moralmente e materialmente con le offerte di L. 150 per famiglia. Furono raccolte L. 25.000 e spese per la illuminazione L. 19.000.
Al Caravaggio avvenne l’incontro circa le ore 11,20, avendo ritardato ad arrivare la popolazione di Valdobbiadene, che in processione accompagnava la Statua della B. V. L’Arciprete con parole di saluto consegnò la statua al parroco di S. Vito che rivolse il suo saluto alla B. V. e ricevette il grande crocifisso dalle mani dell’Arciprete dopo le cerimonie stabilite. Il Santuario era illuminato col piazzale, le finestre delle case e le arcate. Fra canti, fiaccolate degli intervenuti si snodò la lunga processione verso S. Vito lungo strada Garibaldi illuminata.
All’ingresso della borgata e poi in tutto il percorso si passò sotto archi trionfali illuminati a vari colori con stelle grandi, croci, globi e varie scritte: Evviva Maria -  Ave Maria -  Salve Regina, ecc. Artisticamente ornato e illuminato fu, nella parte inferiore, il palazzo Barbon, di recente scelto come Casa di Cura per i fanciulli e fanciulle gracili, e il muro meridionale della strada di fronte. Illuminate le robinie sotto la Chiesa, il campanile intorno a tutta la cella campanaria, a tutto il timpano e alle colonne della Chiesa. Dopo il primo discorso si incominciò la veglia notturna del sesso maschile sopra i 14 anni, seguita dalla diurna fatta dal sesso femminile e dai fanciulli.
Missionari accompagnatori della Peregrinatio Mariae furono P. Contarin Alessandro degli Oblati di Padova e Fra Benedetto da Istrana Cappuccino.
Predicarono alla sera per soli uomini, alle 5 del mattino per tutti e durante il giorno alle donne, alle giovani, ai fanciulli, fu data la benedizione agli ammalati, fu tenuta la Via Crucis all’aperto intorno alle robinie sotto la Chiesa. Terminate le confessioni degli adulti a mezzanotte e trenta fu cantata la Messa fatta la rinnovazione delle promesse battesimali, e al mattino la rinnovazione delle promesse fu fatta dagli altri fedeli.
Alcuni non si presentarono mai in Chiesa durante la Peregrinatio Mariae e non approfittarono dell’occasione straordinaria 19 sanvitesi.
Furono offerti alla Madonna Pellegrina quattro paia di orecchini, sei anelli, tre catenine, un rosario.
Alle ore 22 dell’11 Giugno, terminate le preghiere e le prediche in Chiesa in processione, anche col concorso di coloro che non si erano confessati, fra una fantasmagoria di luce di svariati colori, tra archi illuminati a scritte come nell’incontro, e canti si trasportò la Madonna Pellegrina al ponte di Fener per essere consegnata dopo le prescritte cerimonie agli abitanti di Segusino ivi già convenuti.

Ultimo aggiornamento: 08/07/2024, 15:25

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2
Inserire massimo 200 caratteri